Si chiama “Il telefono di Alice. Non far cadere la linea”. La linea è quella di chi ogni giorno viene colpito dall’ictus: in Emilia Romagna ogni anno sono circa 9 mila persone ed è per loro, ma anche per i loro familiari, che nasce a Piacenza una linea telefonica regionale di sostegno e aiuto. “Il telefono di Alice. Non far cadere la linea” è appunto il nome del progetto che vede unite le 9 sedi regionali di Alice Emilia Romagna con la nostra città a fare quasi da “capofila”: proprio a Piacenza infatti, e per la precisione nello studio del neuropsicologo Giuseppe Rocca, fra una ventina di giorni verrà attivata una linea telefonica per aiutare anche a distanza le persone colpite da ictus cerebrale e le loro famiglie.

“L’obiettivo – spiegano la presidente di Alice Piacenza Annamaria Tononi e il neuropsicologo Rocca – è di fornire informazioni sui servizi degli specifici territori riferiti ad Alice, ma anche di dare un supporto psicologico: in questo modo vorremmo rispondere rapidamente ai bisogni di chi ci contatta”. Ma non finisce qui: Rocca sta infatti allestendo anche un database con gli esercizi cognitivi, motori e logopedici filmati dalle diverse sedi regionali nei mesi scorsi in pieno lockdown per fornire un supporto ai malati di ictus. Tutto questo materiale sarà a disposizione e verrà proposto in caso di necessità a chi chiamerà, in modo da offrire rapidamente degli esercizi di stimolazione motoria, logopedica e cognitiva.

Categorie: Prevenzione

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